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A cura di Laura Scaramucci e Julien Conte 

L’acqua è un bene comune prezioso, fondamentale per lo sviluppo della vita sulla Terra e per la stessa sopravvivenza. Ma non è una risorsa interminabile e i suoi consumi sono in costante aumento in vari settori. 

Nel nostro Paese vengono consumati circa 200 litri di acqua potabile al giorno per abitante e questo esclusivamente per usi domestici. Si tratta di un dato particolarmente elevato se consideriamo quanto avviene in altre città del nord Europa quali Hannover e Heidelberg che raggiungono rispettivamente 125 e 103 litri giornalieri per abitante. 

A questi numeri vanno aggiunti gli allarmi siccità lanciati nei mesi scorsi e gli ulteriori aumenti di consumo a causa dell’emergenza sanitaria.  

Ad incidere maggiormente l’utilizzo di acqua sanitaria per usi igienici (32%), seguita dallo scarico del wc e da usi alimentari e lavatrice entrambi al 12% rispetto al totale. Interessante notare poi come più del 50% dei consumi arrivino da attività che non richiedono necessariamente acqua potabile. Pensiamo, per esempio, allo scarico del WC che rappresenta il 30% dei consumi totali, apri a circa 54 litri di acqua giornalieri corrispondenti a 6-9 scarichi. È il dato più elevato dopo i consumi per l’igiene personale. Altro esempio è quello legato ai consumi di acqua potabile per operazioni di manutenzione di piante e giardini, ma anche per la pulizia delle auto o delle superfici casalinghe per la quale basterebbe utilizzare acqua pulita. 

Ai nostri stili di vita spreconi, vanno aggiunti i problemi legati alle scarse precipitazioni e all’aumento delle temperature che nel 2017 ha favorito i processi di evapotraspirazione provocando una diminuzione delle riserve idriche e portando 11 regioni italiane a dichiarare lo stato di calamità. E diversi sono gli allarmi lanciati in questi mesi in tema di siccità che potrebbero interessare anche il 2020. 

Per tutte queste ragioni è importante e urgente che ognuno di noi sia protagonista di una piccola ma fondamentale rivoluzione negli usi delle risorse idriche. Qui di seguito piccoli ma importanti azioni che possono contribuire a ridurre in maniera efficace i consumi di acqua.  

1.       Chiudi il rubinetto quando non ti serve                                                                                                       

I rubinetti, in media, hanno una portata di circa 10 litri al minuto. Quando siamo in casa, chiuderlo mentre ci insaponiamo le mani, laviamo i piatti o i denti o ci facciamo la doccia ridurrebbe notevolmente lo spreco di acqua. Tenendo presente che per la prevenzione dei contagi del Covid-19 il ministero della salute raccomanda di lavare le mani per un periodo di tempo che va dai 40 ai 60 secondi, facendo un semplice calcolo, insaponare le mani con il rubinetto chiuso, permetterebbe un risparmio che va dai 6 ai 10 litri di acqua potabile a lavaggio. 

2.   Utilizza i frangigetto 

I frangigetto, rompigetto o più semplicemente filtri, sono dei dispositivi economici e di facile reperibilità che possiamo montare sui nostri rubinetti. Questi vanno a modificare il getto d’acqua del rubinetto diminuendo la sua portata dal 30% fino al 70%, senza però disturbare il comfort di utilizzo. In questo modo andiamo a migliorare alla base il problema dello spreco d’acqua. L’unico sforzo da fare è andare a comprarli in ferramenta di fiducia e lavarli con dell’aceto qualora, dopo qualche mese di utilizzo, risultassero intasati dal calcare. Sono facili da montare e necessitano di pochissima manutenzione. 

3.   Preferire la doccia al bagno 

Nonostante il potere rilassante di un bel bagno caldo o di un bel bagno freddo rinvigorente durante l’estate, preferire la doccia al bagno è un ottimo metodo per risparmiare acqua. Basta pensare che per riempire una vasca possono servire dai 60 ai 120 litri. Con la doccia invece, in media, se ne utilizzano tra i 30 e i 60. Inoltre, mentre ci insaponiamo, facciamo lo shampoo o il balsamo, ricordiamoci di chiudere l’acqua per evitare inutili sprechi. 

4.       Lo scarico del WC 

Una cosa a cui non pensiamo, poiché è spesso nascosto ed automatico, è lo scarico del WC. Lo sciacquone utilizza una quantità di acqua che dipende dal tipo di serbatoio e dal tipo di pulsante adottato. I serbatoi meno moderni arrivano a contenere fino a 12 litri di acqua. Questo significa che ad ogni scarico vengono utilizzati tutti i litri presenti nel serbatoio. Fortunatamente si vedono sempre di più scarichi moderni che ci danno la possibilità di avere un doppio pulsante: quello che eroga 3 litri di acqua e quello che ne eroga 6. Preferire uno scarico moderno rispetto ad uno vecchio può far risparmiare moltissima acqua potabile ed essere un ottimo investimento per il futuro. In alternativa, possiamo modificare la capienza del nostro serbatoio mettendo uno o due mattoni all’interno di esso. In questo modo andiamo a ridurre la quantità di liquido utilizzato ad ogni scarico. Anche una riduzione di 1-2 litri può fare una grande differenza a fine anno. 

Consiglio: per verificare che il tuo scarico non abbia perdite puoi mettere del semplice colorante per alimenti del serbatoio e lasciarlo la notte. Se al mattino troviamo il wc colorato significa che abbiamo una perdita. Basta sapere che 90 gocce al minuto equivalgono a 4000 litri all’anno per capire che le perdite d’acqua sono un problema da non sottovalutare. Riparatele il prima possibile! 

5.   In cucina 

I piccoli gesti possono sempre contribuire al risparmio. Siamo italiani ed in quanto tali non possiamo venire meno alle nostre tradizioni. La pasta è sacra, e così è l’acqua utilizzata per cuocerla! Ma in che modo riutilizzarla? L’acqua di cottura della pasta è ricca di amido e in quanto tale può essere utilizzata come sgrassatore per i piatti, o semplicemente come acqua calda per mettere a mollo le padelle e le stoviglie da lavare a mano. Un altro accorgimento da adottare è quello di lavare frutta e verdura da residui di terra e sporco in una bacinella e non sotto acqua corrente. Così basterà un risciacquo veloce prima di cuocere o mangiare. 

6. Lavastoviglie e lavatrice 

Una cosa a cui dobbiamo fare attenzione è di utilizzare i nostri elettrodomestici, per la pulizia di biancheria e stoviglie, a pieno carico. Una lavastoviglie comune utilizza tra i 30 e i 40 litri per ciclo mentre i modelli più performanti arrivano ad utilizzarne solo 10. 

Una lavatrice comune, invece, per un lavaggio di 5-6 kg usa circa 100 litri d’acqua. I modelli più efficienti riescono ad utilizzare meno di 12 litri d’acqua per Kg di biancheria. 

È chiaro dunque che utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico è importante per un grande risparmio di acqua, ma anche preferire un programma ecologico rispetto ad uno specifico può farci risparmiare sia acqua che denaro. Non solo, ma al momento dell’acquisto porre attenzione all’etichetta energetica, che oltre a darci chiare informazioni sui consumi elettrici, fornisce anche dettagli sui consumi idrici, offrendo ai cittadini uno strumento valido di scelta per l’acquisto degli elettrodomestici.

Fonti: