Aggiungi un Compost a tavola

Condominio Santa Marina

I rifiuti domestici rappresentano un fantastico fertilizzante naturale per le coltivazioni, nell’orto, in giardino o sul balcone. Basta poco per autoprodurre dell’ottimo terriccio, riducendo il carico di spazzatura e aiutando le piante a crescere sane.

In natura, la sostanza organica non più utile alla vita, viene decomposta dai microrganismi presenti nel terreno che la restituiscono al ciclo naturale. Il compostaggio (dal latino compositum = miscelato) imita il ciclo della natura riproducendo, in maniera controllata e accelerata, i processi che restituiscono le sostanze organiche al ciclo di vita… Uno dei metodi di riciclaggio più antichi che siano stati messi in pratica dall’uomo!

Quali sono i vantaggi?

Un terzo dei rifiuti che produciamo è costituito dagli avanzi di cucina e dagli scarti della manutenzione dei giardini, che costituiscono lo scarto umido od organico. Effettuare la raccolta differenziata di questa frazione è, quindi molto importante perché i rifiuti organici collocati nelle discariche producono, oltre a fastidiosi odori, anche percolato e gas: due elementi pericolosi per la qualità dell’acqua di falda e dell’aria. È, dunque, raccomandabile raccoglierli in maniera separata e inviarli in impianti di compostaggio. In questo modo se ne permette il riciclaggio, attraverso la loro trasformazione in biogas per produrre energia elettrica e calore e in ammendante per l’agricoltura.                                         Alcuni Comuni riconoscono un contributo ai cittadini che praticano il compostaggio domestico riducendo la tassa sui rifiuti, basta informarsi contattando l’Ufficio Ecologia (o l’Ufficio Tributi) del Comune di appartenenza.

Attraverso il compostaggio domestico si produce, in tempi relativamente brevi (dai 7 ai 9 mesi), dell’ottimo ammendante molto fertile, assolutamente ecologico ed economico. Inoltre, per promuovere l’attività di compostaggio domestico, alcuni Comuni organizzano, anche in collaborazione con Legambiente, corsi teorico-pratici sulle tecniche di produzione del compost, mettendo a disposizione dei cittadini, una compostiera. È comunque facile reperire tutto il necessario in commercio, nei negozi di giardinaggio o attraverso il ‘fai da te’.

Gli ingredienti:

Per produrre un ottimo compost è sufficiente lo scarto organico, il cibo per gli organismi che operano la trasformazione del rifiuto. Il resto lo fa l’ossigeno dell’aria, indispensabile per la respirazione microbica e la trasformazione delle sostanze organiche. Per una buona ossigenazione bisogna rivoltare periodicamente il materiale da compostare, evitare di comprimerlo e stratificare i diversi tipi di materiale organico, alternando rifiuti asciutti e bagnati, grossolani e fini, stagionati e freschi, della cucina e del giardino. Altro elemento indispensabile è l’acqua, utile per favorire lo sviluppo dei microrganismi. Per assicurare un livello ottimale di umidità è necessario scegliere un luogo ombreggiato e, se necessario, procedere con l’innaffiatura. Indispensabile, l’utilizzo di attivatori per il compostaggio per tenere lontani cattivi odori e arricchire il composto di sali minerali. Ramaglie di menta e altre piante aromatiche come assenzio selvatico possono essere aggiunte sul fondo per allontanare gli insetti e favorire l’aerazione della massa.

Cosa si

  • gli avanzi di cucina: gli scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, bustine di tè e tisane, gusci d’uovo
  • gli scarti di giardini e orti: rami, segatura, sfalci d’erba, paglia, foglie secche e scarti di potatura
  • altri materiali biodegradabili: trucioli di legno non trattato, carta per alimenti, cenere, tovaglioli e fazzoletti di carta in piccole quantità:
  • gli avanzi di cibo di origine animale e i cibi cotti, le foglie di piante resistenti alla degradazione (come magnolie, faggio, aghi di conifere, castagno) e, con grande attenzione, lettiere di cani e gatti.

Cosa no 

  • gli inerti (vetro, plastica, metalli…)
  • i rifiuti inquinati da vernici ed altri prodotti chimici
  • il truciolato di legno
  • la carta patinata o inchiostrata

Il Condominio Santa Marina di Bagheria, testimonial di Civico 5.0, ha iniziato l’iter per la realizzazione di una compostiera condominiale, ed ha organizzato, in occasione dell’evento di “Condomini Aperti“, un seminario in cui il presidente del circolo “Bagheria e dintorni” Luigi Tanghetti, ha presentato ai condòmini una compostiera, spiegandone l’utilizzo in un’ottica di condivisione condominiale per una gestione sostenibile ed educativa dell’interazione abitativa.

Il compostaggio domestico, si iscrive a pieno titolo in questa visione, non solo perché innesca una partecipazione diffusa da parte dei condòmini alla gestione di un’azione quotidiana di salvaguardia ambientale, ma anche perché li rende consapevoli di quanto il processo di trasformazione aerobica, se ben elaborato, costituisca un reale approccio alla visione di una basica economia circolare: il rifiuto alimentare, rappresenta infatti, la base del risparmio e del riuso.

Partendo da questa consapevolezza, non è poi difficile passare dalla teoria alla prassi! Abbiamo approfondito le norme regionali e comunali che sottendono la corretta pratica di un compostaggio di comunità, esortando il capo condomino a verificare se queste condizioni fossero già soddisfatte dalla nuova amministrazione comunale.

I condòmini presenti si sono mostrati entusiasti di questa buona pratica facile da realizzare, evidenziandone l’utilità e l’importanza ecologica di questa attività di sharing condominiale.

Mary Lo Coco e Luigi Tanghetti – Santa Marina di Bagheria