“Per fare un albero”: la piantumazione di alberi nel quartiere

Marmorata169

A novembre 2018 con una passeggiata nel rione Testaccio ci siamo resi conti che l’alberatura del quartiere era ormai decimata. Abbiamo cercato di creare una rete di associazioni dentro il rione che aiutasse a realizzare una nuova piantumazione dentro gli stalli rimasti ormai vuoti. Negli anni molti di questi stalli sono stati ricoperti con l’asfalto e diversi esercizi commerciali usano lo spazio strappato al verde per mettere i tavolini all’aperto. Ad oggi è impossibile intervenire, poiché i ristoratori e i bar pagano l’uso del marciapiede per le loro attività.

Per scongiurare ulteriori scempi abbiamo contattato l’associazione Trastevere Attiva che aveva realizzato nel quartiere adiacente una nuova piantumazione. Abbiamo poi stretto collegamenti e relazioni con associazioni del rione per promuovere il più possibile la nuova piantumazione, rendendola nota a tutti gli abitanti.

Come realizzare quest’attività?

  • Per realizzare una nuova piantumazione bisogna prima fare un’analisi di quanti stalli vuoti ci siano e quanti con ancora il residuo del tronco, per avere un calcolo rapido del numero di piante da acquistare e del tipo di lavoro da fare.
  • Dopo questa prima ricognizione, bisogna preparare una vera e propria mappatura, con i nomi delle strade, e i cerchietti evidenziati per gli stalli in cui piantare i nuovi alberi. Si tratta di una vera e propria progettazione di nuova piantumazione che deve essere consegnata al servizio giardini del Comune che dovrà approvare il progetto.
  • In seguito all’approvazione del servizio Giardini inizia la fase di promozione nel quartiere. Quanti più eventi ed incontri in cui si spiega il progetto, tanti più alberi adottati si avranno nel quartiere.
  • Una volta ottenuto un numero consistente e certo di adozioni si deve individuare il vivaio in cui prendere la specie di pianta indicata dal servizio Giardini. Ogni adottante pagherà la quota per il proprio albero o i proprio alberi e si impegna per due anni ad innaffiare da aprile ad ottobre una volta a settimana con 60-80 litri. Trascorsi i due anni, l’albero ce la farà da solo a prendere dalla terra ciò di cui ha bisogno.

Quali sono i benefici ottenuti?

Quando innaffiamo le piante molti abitanti del quartiere si fermano a chiedere informazioni e vogliono partecipare anche loro: si crea una vera e propria comunità tra coloro che si “curano” degli alberi, che divengono come dei “cuccioli” da accudire. Oltre quindi all’evidente miglioramento del paesaggio urbano, si nota fin da subito un miglioramento delle relazioni tra le persone.
Infine l’effetto più importante è sulla qualità dell’aria del quartiere in cui viviamo. Un incredibile beneficio in termini di pulizia dell’aria dall’anidride carbonica e restituzione di ossigeno: un “lavoro” che gli alberi svolgono gratuitamente e generosamente ogni minuto della loro vita.

Una strategia anti-inquinamento e contro la crisi climatica in corso. Che cosa chiedere di più?!

Elisabetta Galgani – Marmorata169