Da tempo vivevo in zona, e ho cercato un condominio accogliente perché sono sola e mi faceva piacere non essere tra estranei. In questa casa, molto trasversale, vivono stranieri, studenti, giovani, età intermedie e anziani. Quando organizziamo incontri in cortile – perlopiù gastronomici – è bello vedere gente dai 7 agli 87 anni condividere non un pasto, ma un’intera giornata! Questi incontri ci hanno permesso di scoprire persone con interessi molto vari, che non avremmo mai potuto conoscere attraverso un “buongiorno/buonasera” al portone. Si sono create le condizioni per una rete informale di piccolo aiuto reciproco, senza esagerare e senza interferire: chi, influenzato, ha avuto qualcuno che portava a spasso il cane; chi, andando via per un periodo, ha lasciato chiavi e gestione bollette… tante piccole cose. Sono anche nate delle collaborazioni professionali.
Siamo in parecchi intorno ai 60-70 anni, vivaci e vitali, e molti anche soli. Il fatto di poter dire “cosa fai stasera? ho qualcosa di pronto, vieni”, oppure “C’è un film, dai usciamo” o “passa a bere qualcosa”, l’aperitivo insieme… Insomma si è creato qualcosa che ci sta facendo molto bene E poi ci sono gli amici degli abitanti, il perimetro si è esteso a molti giovani, e non solo, amici di chi abita la casa da sempre o per un periodo, come gli studenti.
È pensabile la ristrutturazione dell’ex portineria per creare uno spazio comune? Dove cucinare e invitare: non tutti hanno una casa grande abbastanza per poter accogliere, e attrezzare un locale comune sarebbe un grande vantaggio.
Abbiamo creato un gruppo Whatsapp: giocoso, leggero, ironico, ma anche importante per comunicazioni pratiche e socializzazione.
Altro punto che mi sta a cuore è la creazione di una specie di “banca dati” delle competenze: ci sono studenti che arrivano da altre città, hanno bisogno di consigli pratici, di qualche spunto per ambientarsi meglio. E magari sarebbero in grado di ricambiare con un aiuto tecnologico, una ricetta, qualche chiacchiera nella loro lingua… Valore aggiunto enorme nelle nostre vite.