“Ma veramente fate questi pranzi condominiali?”
“Sì, e non solo. Pranzi che si protraggono fino a cena. A volte andiamo avanti anche fino alle 3 di notte.”
Questo è più o meno il botta e risposta tipico di quando racconto ad amici e conoscenti dei momenti di convivialità di Galliari 14. E tutti si stupiscono di come sia possibile far convivere i bisogni e le prerogative di chi vive nel condominio. Il primo ostacolo cognitivo riguarda l’immaginarsi una situazione caratterizzata dalla compresenza di bambini, studenti universitari, lavoratori e pensionati. Ognuno con la propria soggettività, la propria storia e soprattutto un modo diverso di abitare il condominio.
I preparativi iniziano circa 10 giorni prima dell’evento. L’affissione di un volantino nelle 4 scale comunica il giorno, l’orario e il tema del pranzo. Un contributo variabile tra i 5 e i 10 euro da lasciare presso il panificio di Andrea e Alice, una sorta di “portierato sociale” sempre aperto alle necessità del condominio e del quartiere tutto. Arriva il giorno e Andrea “sveglia” il condominio randellando come un ossesso su una pentola: “SVEGLIAAA DORMIGLIONI”. Ci affacciamo dal balcone per “spizzare” la situazione e vediamo il primo gruppetto giù in cortile intento a ciarlare. E via, si comincia. La signora Bruno, inquilina novantenne del 4° piano, con le sue immancabili crocchette di patate; Salvo, professore Universitario di sociologia, con il suo prosecco e i suoi salami; per non parlare dei gustosissimi piatti brasiliani di Corrado, fino all’immancabile focaccia dei Bertinos’: ognuno posa il suo tributo culinario alla giornata sui tavoli allestiti per l’occasione. Si chiacchiera, si grida, si mangia fino allo sfinimento, ci si prende in giro e si ride tanto.
Sono ormai tre anni che riproponiamo con entusiasmo questi momenti di aggregazione e leggerezza. Momenti di scambio e condivisione che si trascinano oltre i pranzi negli incontri causali nelle scale, in ascensore o nel quartiere. Piccoli atomi di quotidianità che permeano i muri della vita privata riempendo quegli spazi neutri, spesso caratterizzati da incomprensione e ostilità. Galliari 14 è uno spazio di convivialità in divenire e la diversità di vite ed esperienze ne costituisce la ricchezza più grande.